Sistema di Garanzia del Pulmino
I sistemi di garanzia partecipata
I sistemi di garanzia partecipata sono così definiti dalla Federazione internazionale dei movimenti per l’agricoltura biologica (IFOAM):
“I sistemi di garanzia partecipativa sono sistemi di assicurazione della qualità, che agiscono su base locale.
La certificazione dei produttori prevede la partecipazione attiva delle parti interessate ed è costruita basandosi sulla fiducia, le reti sociali e lo scambio di conoscenze.“
La garanzia partecipata del Pulmino contadino
Nel nostro specifico noi intendiamo che la garanzia sia da intendersi reciproca, ossia verso chi acquista garanzia di prodotti salubri, rispettosi della natura e del lavoro delle persone, ma anche per chi produce, con un impegno continuativo all’acquisto. Si presuppone dunque un atteggiamento collaborativo e comunitario.
Collaborativo: nella trasparenza del produttore, cosa coltivo, come lo coltivo, qual è la mia visione della mia attività, degli acquirenti, cosa facciamo, come lo facciamo, dove vorremmo arrivare.
Inoltre assieme, produttori ed acquirenti, decidiamo, compromettendoci a vicenda, il livello dei prezzi e l’organizzazione logistica necessaria per la distribuzione.
In alcuni casi definiamo ad inizio stagione un accordo sulle semine, per evitare le sovrapproduzioni e i vuoti di produzione, cercando di ottimizzare le risorse e le stagionalità; per esempio tra produzioni in pianura o in montagna, tenendo conto della vocazione specifica dei terreni, ma anche delle preferenze e delle specializzazioni degli agricoltori (c’è chi preferisce fare le zucchine e chi non farebbe mai i fagiolini), cercando di assicurare a ciascuno di essi una base economica, a volte anche piccola ma definita, sulla quale poter contare.
Come funziona
Questi sistemi sono nati in America Latina, dove sono anche stati riconosciuti e sostenuti da diversi governi, si sono poi diffusi nel resto del mondo, in Italia sono limitati, ma tuttavia esistono già diverse esperienze dalla Calabria al Trentino, e naturalmente anche in Toscana.
Date le nostre caratteristiche, tra cui la nostra piccola dimensione, ci siamo organizzati in maniera molto snella riducendo quasi a zero la parte burocratica.
Raramente e solo per alcune produzioni lontane ci affidiamo ad altri Sistemi di Garanzia Partecipata. Come quelle del DES Parma, o quella informale di Equosud.
Percorso di ammissione
Ogni azienda che voglia diventare fornitrice o che individuiamo come interessante è sottoposta al medesimo iter:
- Raccolta di tutte le informazioni possibili, (sito aziendale, informazioni da chi già conosce l’azienda, a partire dai vicini o da chi ha già acquistato i prodotti) questa fase in un territorio poco popolato come il nostro è relativamente semplice e spesso decisiva per la prosecuzione.
- Visita all’azienda, con la partecipazione di più membri dell’associazione e con la presenza di un produttore affine, cioè che svolga una attività simile a quella del produttore visitato. (un allevatore se l’azienda produce carni, o latticini, un orticoltore nel caso di produzioni orticole ecc.).
- Riunione aperta a tutti i soci nella quale, si decide di ammettere o meno la nuova azienda nel circuito del Pulmino, in fase di decisione vengono inoltre considerati gli aspetti logistici, con la valutazione dei prezzi. Spesso questa fase necessita di ulteriori richieste di informazioni e accordi che vengono messe a punto in dialogo con il produttore.
I nostri principi guida
Per l’ammissione di nuove aziende adottiamo questi criteri:
- realtà che rivestono utilità sociale, come ad esempio l’inserimento di categorie svantaggiate;
- agricoltori e pescatori che migliorano o preservano la biodiversità, la ricchezza del suolo e del mare;
- solo prodotti dell’azienda, quindi no a prodotti rivenduti dall’azienda;
- no ad aziende in parte biologiche e in parte convenzionali;
- produzioni non OGM;
- allevamenti con attenzione al benessere animale;
- attenzione nell’uso delle risorse (acqua, materiali, energie rinnovabili, compreso il risparmio energetico);
- rapporti trasparenti e franchi;
- rispetto dei lavoratori e della loro dignità;
- valorizzazione e tutela del patrimonio locale, con preferenza per beni e servizi del territorio;
- promozione di filiere corte;
- sostegno a entità economiche di piccole dimensioni.
Superare la normativa del biologico
Premesso che per la normativa italiana, di due coltivazioni identiche solo quella certificata può dirsi biologica, noi abbiamo deciso con questo sistema di garanzia di “superare” la normativa.
Perciò sottoponiamo anche le aziende già certificate: biologiche o biodinamiche all’iter di cui sopra.
Non valutiamo tanto produzioni che hanno superato un’asticella, ma un processo produttivo dentro una relazione che si sviluppa nel tempo.
Le relazioni con chi produce sono trasparenti e basate sulla fiducia, l’auspicio non sempre realizzato, è che tali relazioni diventino occasione di interscambio di conoscenze e tecniche tra i produttori stessi, inoltre abbiamo constatato che nel processo aumenta la consapevolezza gli acquirenti.
Attualmente tutte le aziende agricole e ittiche nostre fornitrici rientrano in questo sistema con le eccezioni di quelle certificate dal DES Parma o da Equosud.
Alcuni Riferimenti
- IFOAM – Organics International è la federazione internazionale dei movimenti per l’agricoltura biologica nata nel 1972.
Visita il sito ifoam.bio. - Report di ricerca “I sistemi di garanzia partecipativa” a cura di Mario Coscarello, pubblicato dal sito economiasolidale.net.
Vai al report .pdf - Il Distretto di economia solidale (DES Parma) nasce da una vasta rete di associazioni che dal 2003 lavora sul consumo critico e l’Economia Solidale (ES).
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